Prima giornata internazionale contro le Buste di Plastica
17 settembre 2009
Quando ci rechiamo a fare la spesa di solito ritorniamo a casa con una bella scorta di sacchetti di plastica , uno dei maggiori fattori di inquinamento del nostro pianeta.
Fortunatamente Il 12 settembre 2009 è stata indetta la prima giornata internazionale contro le shopper usa e getta , l ’iniziativa è stata promossa dall'Associazione dei Comuni Virtuosi, con la campagna Porta la Sporta , ispirata al movimento inglese Plasticbag Free Cities, ed ha avuto l’assenso ed il coinvolgimento delle scuole, associazioni, gruppi spontanei, blogger, social network e siti web.

I sacchetti in polietilene sarebbero dovuti andare in pensione a partire dal 31 dicembre 2009, in base ad una direttiva dell’Unione Europea. L’Italia purtroppo non si adeguerà presto a tale normativa comunitaria in quanto, con il cosiddetto decreto mille proroghe, l’utilizzo di buste di plastica sarà consentito sino al 2011. Successivamente a tale data la commercializzazione dei sacchi non biodegradabili per l'asporto delle merci, vale a dire i comuni sacchetti di plastica, dovranno essere sostituiti con appositi sacchi che rispettano i criteri fissati dalla normativa comunitaria e dalle norme tecniche approvate a livello comunitario.
Ogni anno vengono consumati nel mondo centinaia di miliardi di sacchetti di plastica (100 miliardi solo in Europa), utilizzati per una media di 10-20 minuti. Solo in Italia si consumano oltre 20 miliardi di shopper l’anno, una media di circa 400 per ogni cittadino italiano, ponendoci tra i primi consumatori al mondo. E tutto questo è associato a ingenti consumi di petrolio ed emissioni di gas serra, oltre che di altre sostanze inquinanti.
Ma non è solo questione di energia e di consumi. Finito il loro breve utilizzo, i sacchetti finiscono nelle discariche, ma anche dispersi nell’ambiente, nei boschi, nei mari, dove rimangono per centinaia di anni. I tempi di degrado variano infatti, a seconda dello spessore della plastica e delle condizioni ambientali, da decenni a centinaia di anni. Quando poi finiscono nelle acque diventano veri e propri killer, in particolare per quelle specie marine che si nutrono di meduse e che spesso li confondono. Ogni anno migliaia di delfini, foche, tartarughe marine, balene, ma anche uccelli marini muoiono soffocati, strozzati o per irreparabili danni all’apparato digerente causati dall’ingestione di sacchetti. Invertire questo trend e ridurre la “follia plastica” è possibile, basta un piccolo cambiamento nel proprio stile di vita: fare sempre a meno del sacchetto di plastica e degli imballaggi inutili (come quelli usati per frutta e verdura), usare sempre borse della spesa riutilizzabili in tela o altri materiali, inventando soluzioni creative per il trasporto dei propri acquisti.
E’ l’invito della campagna “Porta la Sporta” www.portalasporta.it , promossa dall'Associazione Comuni Virtuosi e patrocinata tra gli altri anche dal WWF Italia, che ha già coinvolto decine di Comuni, Province, Enti e Associazioni in tutta Italia, con adesioni in costante crescita. I promotori di Porta la Sporta sul loro sito, hanno elencato come poter aderire collettivamente alla campagna di promozione contro l’utilizzo di plastica non biodegradabile.
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